Cultura e Salute possono "andar a braccetto"? Hanno una qualche connessione? Per poter rispondere adeguatamente, senza lasciarsi fuorviare da facili approssimazioni, tocca partire dalle basi.
Il termine Cultura, nel senso lato e più completo possibile, quello appunto sposato dalla nostra Associazione Kulturando, comprende i significati di Educazione, Formazione, condivisione.
Il termine "Salute", anacronisticamente, per le menti "semplici" ha mantenuto il significato limitato di "assenza di malattie"; il significato più completo rimane quello definito nel lontano 1948 dall'O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità): "stato di benessere fisico, mentale e sociale". Codesta concezione, seppur nota a chi presta la propria professionalità nell'ambito della Salute, permane rivoluzionaria ed ignorata in diversi ambienti; ecco, quindi farsi strada il senso educativo nel diffonderla. Si vanno così a capire i motivi per i quali è importante una Cultura diffusa della Salute (personale e "Pubblica"). Perchè il benessere degli individui, degli esseri viventi, migliora la convivenza sociale. Più i singoli vivono un'alta qualità salubre, in diretta proporzionalità, maggiormente si evidenzia il benessere nella Comunità da loro composta. Naturale, no? Convivendo il medesimo contensto, ovviamente, ci si condiziona e contamina a vicenda. Digerita questa premessa, si può seguitare il ragionamento esplorando alcune pratiche considerazioni.
La vita organica, per noi abitanti il pianeta Terra, poggia le proprie regole sull'autonomia quali entità definite che adempiono dei bisogni essenziali; il primo bisogno, senza il quale s'interrompe rapidamente la singola vita, sta nel respirare. La respirazione consta in due atti successivi che compiamo di continuo: inspirare ed espirare. E' infatti necessario introdurre aria "pulita" (il più possibile), ed espellere, quella "sporca". Senza pretendere di far lezioni accademiche, evitiamo i dettagli che ci farebbero inoltrare in anatomo-fisiologia. Ma l'aria esterna, quella che per sopravvivere inspiriamo continuamente, è sempre pulita? E' ancora pulita? L'inquinamento, con le sue distinte componenti, sta peggiorando la nostra qualità di vita sempre più: si pensi allo smog che in alcune metropoli rende l'aria talmente pesante da essere spesso "irrespirabile". Tant'è vero che, anche se il problema è tutt'ora sottovalutato dai più, d'inquinamento si muore. L'aria malsana, respirata giorno dopo giorno, provoca patologie ed allergie. Se la troposfera è ammorbata (per diversi motivi) c'è un modo per misurarlo? E per migliorarla? E per rendere più sano il nostro respiro?
Per sopravvivere poi, è necessario introdurre alimenti e bevande; l'elemento numero uno che necessita ad ogni essere vivente (compresa ogni specie animale) è l'acqua. L'acqua è l'elemento base che ci compone in quantità maggiore. L'acqua è sinonimo di vita. Ma oggi, nel "nostro" pianeta Terra, quanto è pulita e quindi salubre, l'acqua alla quale abbiamo accesso?
Ma non si esauriscono qui gli argomenti da tener ben presenti, importanti per dar senso ad una corretta Cultura della Salute, come anche la Sicurezza sul lavoro e le relative leggi (e chi controlla)...
Si dice che l'umanità, in ogni singolo individuo, pur con possibilità di periodici cambiamenti, solitamente, vive per abitudini. In effetti, la gran parte delle azioni e compiti della nostra giornata si basa su "usi e consuetudini". Se un'abitudine è "buona" va nella direzione del vivere al meglio....ma se è "cattiva", per noi stessi o/e/o per gli altri, prima o poi sortirà effetti nocivi. Sembra scontato, ma se ci fermiamo a riflettere, così scontato non è. Mi sono convinto che, come prima cosa, giustificando quell'intelligenza della quale sembriamo disporre (e della quale ci vantiamo troppo spesso), sia nostro espresso dovere adempiere al nostro sacrosanto diritto all'informarci.